Origine della topografia
L’origine della topografia risale all’antico Egitto, quando gli agrimensori ridistribuivano e riconfinavano i terreni inondati dal Nilo. La prima carta topografica di concezione moderna risale al 1744, mentre tra i topografi italiani il più importante fu Ignazio Porro, padre del metodo della triangolazione
A cosa servono i rilievi topografici
Il rilievo topografico è un rilievo architettonico, con il quale si intende l’insieme delle misure effettuate al fine di ottenere dei dati precisi per la rappresentazione grafica di un edificio e l’ambiente che lo circonda. Gli obiettivi per cui si effettua un rilievo possono essere svariati: dal reperire dei dati per la progettazione alla mera rappresentazione e rilevazione di oggetti. Ma il rilievo non consiste solo nella rappresentazione su carta, è un processo che comprende procedure operative negli uffici tecnici, strumentazione, tecnologie e calcoli.
Gli strumenti del rilievo topografico
Sono differenti gli strumenti che possono essere utilizzati in questo processo: dalla livella al metro ripiegabile alla stazione totale e il laser scanner. A questi strumenti si aggiungono le nozioni tecniche necessarie per comprendere il funzionamento della topografia, come le cartografie e i GIS, gli elementi di geodetica, ecc.
La stazione totale è uno strumento in grado di misurare differenti aspetti, angoli orizzontali, angoli verticali e distanze oblique. Il funzionamento di questo strumento segue un iter progettuale specifico: si posiziona la stazione in un punto prestabilito, chiamato appunto stazione, e il topografo misura la posizione degli altri punti collimandoli con il cannocchiale, ovvero guardando all’interno del cannocchiale dello strumento. I rilievi uscenti da questo strumento vengono definiti celerimetri e forniscono informazioni plano-altimetriche.
Il GPS, global positioning system, è uno strumento piuttosto conosciuto, non solo nel settore tecnico. Quando si parla di rilievo è però bene chiamarlo GNSS, ma la funzione è pressoché identica, ovvero identificare la posizione spaziale di determinati punti terrestri o navali grazie ai satelliti artificiali
Lo strumento del laser scanner è il terzo sistema con cui ottenere un rilievo topografico. In questo caso per misurare la posizione di un punto di calcola il tempo che passa tra l’emissione del raggio laser e l’impatto che ha con l’oggetto da rilevare e il rientro al punto di partenza. Il funzionamento del laser consiste nella rotazione attorno al suo asse verticale e su quello orizzontale, così facendo è in grado di leggere un numero immenso di punti al secondo.
Le fasi di un rilievo topografico
Quando ci si appresta ad effettuare un rilievo topografico è bene considerare e suddividere il processo in tre fasi:
- Preparazione: pianificare il rilievo facendosi un’idea del contesto, recuperando materiale aggiuntivo come carte catastali, estratti di mappa della zona, eventuali visure dei terreni e fabbricati per conoscere le superfici delle particelle. Successivamente sarà opportuno effettuare un sopralluogo per farsi un’idea precisa di come costruire l’intero rilievo;
- Il rilievo: dopo aver studiato la zona è arrivato il momento di effettuare il rilievo. Dopo un check del materiale a disposizione posizionate il vostro strumento e, muniti di planimetrie, iniziate a rilevare distanze e fabbricati;
- L’elaborato: l’ultima fase consiste nel riprodurre graficamente quanto fatto durante la seconda fase. È bene mettere in pratica questa fase immediatamente dopo il rilievo, per rendersi conto di eventuali errori o punti errati. In questo modo sarà più facile scremare eventuali punti ed errori.
Il nostro studio svolge ricorrentemente rilievi topografici su tutto il Territorio Nazionale. Vi invitiamo a consultare la sezione portfolio
per visionare alcuni dei rilievi svolti invitando a contattarci per qualsiasi informazione e/o chiarimento senza impegno.